📍Il Tavolo Tecnico Interistituzionale, che si è tenuto questa mattina a Palazzo Sant’Agostino nell’ambito delle funzioni di coordinamento della Provincia, al quale ha preso parte la Consigliera delegata alle Politiche Sociali Filomena Rosamilia, cerca di mettere insieme le organizzazioni più rappresentative del mondo delle imprese e del lavoro per fornire ciascuno il proprio contributo in ordine all’applicazione della Legge “Smuraglia“ nata per favorire l'attività lavorativa dei detenuti.
La Legge prevede, difatti, a beneficio delle imprese che assumono detenuti o internati all'interno degli istituti penitenziari o lavoranti all'esterno un credito d'imposta per ogni lavoratore assunto, nei limiti del costo per esso sostenuto, di 520 euro mensili.
Le imprese che assumono semiliberi possono ottenere un credito d'imposta per ogni lavoratore assunto, nei limiti del costo per esso sostenuto, di 300 euro mensili.
Per i lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo parziale, il credito d'imposta spetta, in ogni caso, in misura proporzionale alle ore prestate.
Rappresenta, quindi, un’opportunità per i detenuti di cambiare vita e avere una prospettiva lavorativa già durante il periodo in cui scontano la pena; e, d’altro canto, le imprese potrebbero occupare quei posti di lavoro per i quali è complicato trovare personale, tutto ciò a condizioni agevolate.
Per assumerli è necessario stipulare un’apposita convenzione con la Direzione dell’Istituto penitenziario e presentare una dichiarazione di interesse (anche con indicazione nominativa) alla Direzione del Carcere.
Una volta superato il pregiudizio, la soddisfazione da parte dei lavoratori e di chi fa impresa può essere davvero elevata.
E’ una sorta di associazione no profit denominata “Seconda Chance”.
La Legge prevede, difatti, a beneficio delle imprese che assumono detenuti o internati all'interno degli istituti penitenziari o lavoranti all'esterno un credito d'imposta per ogni lavoratore assunto, nei limiti del costo per esso sostenuto, di 520 euro mensili.
Le imprese che assumono semiliberi possono ottenere un credito d'imposta per ogni lavoratore assunto, nei limiti del costo per esso sostenuto, di 300 euro mensili.
Per i lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo parziale, il credito d'imposta spetta, in ogni caso, in misura proporzionale alle ore prestate.
Rappresenta, quindi, un’opportunità per i detenuti di cambiare vita e avere una prospettiva lavorativa già durante il periodo in cui scontano la pena; e, d’altro canto, le imprese potrebbero occupare quei posti di lavoro per i quali è complicato trovare personale, tutto ciò a condizioni agevolate.
Per assumerli è necessario stipulare un’apposita convenzione con la Direzione dell’Istituto penitenziario e presentare una dichiarazione di interesse (anche con indicazione nominativa) alla Direzione del Carcere.
Una volta superato il pregiudizio, la soddisfazione da parte dei lavoratori e di chi fa impresa può essere davvero elevata.
E’ una sorta di associazione no profit denominata “Seconda Chance”.